Ho visto Maradona, ho visto Maradona....

Il coro da stadio intona così, ma io Diego l'ho visto veramente!

Parto dall'inizio: mio padre era dipendente Fiat e nel 1990 comprò un'Alfa 33 Italia 90 (in numero limitato, dedicata appunto ai mondiali di calcio) . I parametri di adesso la classificano come "auto da maranza" ma io la trovavo bella. Il suono del motore era accattivante, aveva lo spoiler e una righina tricolore sulle fiancate. L'unico particolare inguardabile era la mascotte dei mondiali (una specie di omino che al posto della testa aveva un pallone). Dopo l'acquisto mio padre fu omaggiato da Fiat di due biglietti per la partita Brasile Argentina del 24/06/90 allo Stadio delle Alpi a Torino. 

Quella domenica me la ricordo bene. Al mattino c'era una corsa podistica organizzata dalla società della quale mio padre faceva parte. Non avevo voglia di alzarmi presto ma avevo promesso al papà di andare, così presi la Vespa in tarda mattinata e lo raggiunsi per aiutare con le premiazioni a fine gara. Terminate queste ultime lui prese la Alfa e io la Vespa. Il programma era tornare a casa, lavarsi, cambiarsi e... via verso lo stadio! 

Ed ecco l'imprevisto in agguato. Mentre guidavo verso casa mi si fermò la moto nei pressi di un paesino sperduto nella campagna (Verrone). Nel 1990 non esistevano i cellulari, quel giorno faceva caldissimo, era ora di pranzo e non c'era anima viva per strada.... e quindi? Quindi iniziai a suonare campanelli senza pudore e a supplicare la gente di farmi fare una telefonata. Mi aprì una vecchietta, chiamai mio padre che dopo un po' passò a prendermi, lasciammo la moto in custodia alla vecchietta e partimmo sgommando per Torino.

Di famiglia siamo sempre stati juventini sfegatati ma le partite di Uefa e Champions si guardavano sulla RAI e i goal del campionato esclusivamente in differita quando c'era la Domenica Sportiva (non c'erano certo i soldi per andare allo stadio... ), perciò vi lascio immaginare la mia emozione quando entrai al Delle Alpi.

Era la mia prima volta, perciò non vidi quanto era brutta la struttura, non mi resi conto della pessima visibilità del campo. 

Vidi solo la gente festosa, vestita con i colori delle due squadre, i cori delle curve, i balli dei brasiliani e assistetti ad una partita del mondiale con Maradona da una parte e Careca dall'altra!

Percepivo che nonostante i commenti poco galanti, gli sberleffi, le mille polemiche prima e dopo la gara...noi eravamo tutti lì per lui, per Diego.

In trepidante attesa di una sua magia, aspettavamo una delle sue incredibili reti...

Tutte le volte che guardo i suoi goal più belli mi stupisco ancora, perché faceva cose impensabili. E non c'è Messi o Ronaldo che tenga. Maradona è il dio del calcio, indiscusso e immortale. La sua vita è stata piena di eccessi, droga, pessime frequentazioni ma non ha mai nascosto le sue fragilità e credo che abbia suscitato sempre sentimenti forti proprio perché immensamente divino e perfetto in campo ed infinitamente umano ed imperfetto nella vita. 

Ciao Diego, nel mito per sempre. 





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