Numero tondo


Domani è il 10 febbraio 2022, una data qualunque, ma non per me. 

Domani compio 50 anni.

50 anni porca putt....!!!!

Mi sono persa i 40: ero incinta e avevo altre cose a cui pensare, quindi sono passata dai 30 ai 50! 

Non la sto vivendo per niente bene, anzi.

I pensieri ricorrenti di questi giorni sono tre, anzi quattro.

1) Come guardavo i cinquantenni fino a pochi anni fa...in particolare mi ricordo di un discorso tra me e un'amica fisioterapista mentre facevamo una gita di sci alpinismo e lei mi raccontava che aveva trattato una signora di 50 anni (nostra conoscente peraltro) e che era sconvolta dal decadimento fisico della paziente, di come il suo corpo stava cedendo e di quanta pena le avesse fatto nel maldestro tentativo di non mostrarsi interamente ai suoi occhi. 

2) Il bilancio, inevitabile. Arrivi a 50 anni e dici "Che cosa ho fatto?" Non che uno non se lo chieda a 30 o 40, ma lo fai con leggerezza perchè ti sembra di avere davanti ancora tutta una vita e un mare di possibilità. Adesso la metà è ormai superata da un pezzo e quel che è fatto è fatto. Il problema è che non sono proprio soddisfatta di tutte le mie scelte passate. Non ci credo a quelli che sbandierano "Aaaah tornassi indietro io rifarei esattamente tutto com'è..." Io no.

3) Il futuro. Qui nota dolente, dolentissima. Io sempre affamata di sensazioni, emozioni, esperienze, mi vedo proiettata in un futuro "bulimico". Ho sempre avuto la sensazione di non sfruttare al massimo il mio tempo, c'è stato anche un periodo della vita in cui ritenevo una pazzia dormire (ero decisamente più giovane e quindi avevo anche un fisico che mi assecondava), di conseguenza riposavo poche ore per notte, cercando di dedicarmi invece il più possibile ad altre attività. Come sarò nei prossimi anni? Talmente angosciata dallo scorrere della sabbia nella clessidra che non mi godrò più nulla? 

4) I ricordi. Si lega un po' al tema precedente...ho fatto talmente tante cose che non le ricordo più. Per un pò di anni ho tenuto dei diari, in maniera continuativa oppure saltuaria, poi ho smesso. Quando trovo amici o conoscenti che mi dicono "Ti ricordi quella volta che...?" e io non mi ricordo mi sento smarrita. E' una parte di me persa. Chissà andando avanti, sarà sempre peggio...

Basta adesso la smetto. Mi sto intristendo ancora di più!!! Il buon proposito è cercare di mantenere viva la mia parte "cazzona", di essere la solita Erica, quella che quando le fanno una domanda seria pensa "Ma lo stanno chiedendo a me? Perchè mi fanno 'ste domande?", quella festaiola e casinista, quella che ha voglia di ridere e stare in compagnia, quella che si entusiasma per poco, quella che si butta sulla Nutella quando è presa male, quella che ascolta in loop una canzone dieci volte se le piace, quella che non ha mezze misure nè quando ama nè quando odia, quella che appena mette gli sci ai piedi deve scendere e scalpita e quando vede il mare non vede l'ora di tuffarsi, ma sì dai...quella che fa 50 anni domani ........aaaaaaiuuuuutoooooooooooooooooooooooooooo!!!!

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