Otto anni di te

Hai compiuto otto anni, non sei più una bimbetta ma neanche una ragazzina. Per certi versi mi stupisci perché nell'arco di due o tre giorni cambi modo di esprimerti, di ragionare, cambi il modo di osservare e ti vedo inesorabilmente crescere. Dall'altra per fortuna alla domenica corri ancora nel nostro letto per cercare qualche coccola, alla sera sul divano ti sistemi in mezzo a noi due per guardare un cartone insieme e intanto non aspettiamo altro che tu scelga su quale spalla appoggiarti... Stai crescendo, il tuo sguardo si apre verso il mondo: sento che il cerchio magico formato da noi tre si sta allargando, entrano i tuoi compagni, i tuoi amici, gli altri insomma. Ed io che da sempre predico la bellezza dei rapporti con quante più persone possibili, io che sono un profeta dello scambio relazionale come fonte di confronto, io che pratico la frequentazione assidua di molte persone perché ritengo che gli altri siano crescita, gioia, riflessione...ecco proprio io a volte vorrei averti ancora tutta per me. Proteggerti da chiunque, stringerti e coccolarti per sempre, evitarti qualsiasi dolore, qualsiasi impaccio, spianarti il cammino tenendoti per mano. All'infinito, per sempre. Poi rinsavisco, ma l'istinto atavico del genitore resta quello ed è difficile contrastarlo, ora che ci sono dentro lo tocco con mano.  Tra non molto mi manderai a stendere dicendo che non capisco nulla, mi odierai quando dirò no a qualcosa, mi darai la colpa di una serie di cose, più o meno gravi. Ma manca ancora qualche anno (spero). Per ora mi godo il tuo profumo al mattino che sa di biscotto, mi godo le tue risate sotto la doccia, mi godo i tuoi abbracci quando meno me li aspetto, mi godo le tue guance morbide e sode tutte da baciare, mi godo la tua voce allegra che riempie la casa. Sei il cielo azzurro dopo il temporale, sei il fiore in montagna prima di arrivare in cima, sei il mare al mattino presto, sei il vento caldo in una sera estiva. Sei il bello che c'è nel mondo. No, sei la cosa più bella. 



 

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