Riporto questo articolo di Mauro Leonardi che mi ha toccato parecchio riguardo l'operaia che si è tolta la vita ed è su tutti i titoli di cronaca in questi giorni... Una donna si è ammazzata di cassa integrazione, e non è solo affar suo. Maria Baratto, questo il nome, aveva scritto nel 2011 un articolo in cui raccontava che un suo collega aveva appena tentato il suicidio e spiegava che «non si può continuare a vivere per anni sul ciglio del burrone dei licenziamenti». Adesso, è cronaca di ieri, chi ci ha lasciato le penne è lei. Mi fa piangere questa donna che se ne va a morire da sola. I suicidi vorrebbero che il loro fosse solo un fatto privato ma non è mai solamente una questione di chi si ammazza. Gli omicidi ci toccano di più perché rimane l'assassino in giro, invece i suicidi, come Maria Baratto, chiudono la porta da dentro, non vogliono essere disturbati nel mentre e nel dopo. Il vero suicida non lascia biglietti che si possono trovare prima e non fa telefonate me...