Pensierini insofferenti

Le penso trecentoquaranta giorni all'anno, sabati e domeniche comprese. Le attendo in un'escalation pazzesca, anche perché quando manca un mese inizio ad essere fisicamente provata, comincio ad avere pensieri tipo "non devo farmi male, non deve succedere nulla" insomma sono lì con le dita incrociate, cerco di scongiurare gli imprevisti, mi trascino fino all'ultimo giorno di lavoro arrivando a maledire la vita che faccio, odiando tutto e tutti... poi salgo in auto (o in aereo...ma anche se saltassi in sella ad una bici sarebbe lo stesso) e per magia tutto si trasforma.
Ebbene sì sono partita per le ferie.
Questa sospensione, questa pausa dalla vita quotidiana, il relax per ricominciare di slancio ...o almeno così la vede un sacco di gente, mentre io la intendo più come la prova generale di una vita futura che mi calzerebbe a pennello, alla faccia di tutti quelli che dicono "ma noooo ti annoieresti!"  o peggio "senza lavoro io non potrei vivere".
Invece vivrei benissimo, forse non passerei l'intera vita al mare come in questi giorni, probabilmente alternerei mare, montagna, città d'arte, collina, lago...
Dedicherei la mia esistenza alle persone che amo, a studiare ciò che mi interessa, a fare sport (soprattutto in montagna!!!) , a coltivare fiori o mirtilli, a viaggiare senza meta nel mondo intero con i miei due tesori (sei mesi in Australia in un centro per salvare canguri e koala, altri sei in Norvegia per imparare ad affumicare il salmone, altri sei in Provenza per raccogliere la lavanda e via così).
Mi basta soffermarmi un attimo, le idee non mancano.
Invece ho le mie brave tre settimane, quelle che mi concede il sistema.
Il solito sistema produci-consuma-crepa, un assassino rassicurante del nostro desiderio di una vita diversa.
Un apparato che ci convince che non abbiamo bisogno di tempo ma solo di soldi.
Denaro sí, tanto denaro, per acquistare, per sfoggiare, per accumulare oggetti che non servono assolutamente a niente ma che almeno distraggono l'umanità dalla crudele realtà che è spiacevole ricordare: il tempo è una risorsa limitata e "i soldi un'allucinazione collettiva" (Battiato dixit).
Ogni giorno potrebbe essere l'ultimo ma chettenefrega?
Lavora, lavora, lavora dai... così potrai comprare una fantastica borsa o un bellissimo orologio!
Idiota.
Torniamo alle mie ferie: preziosissime, anelate. Le passo a godermi il mio compagno e mia figlia, che nella vita normale vedo un'ora e mezza al giorno (non conto le ore passate in incombenze domestiche o a fare la maledetta spesa che vivo ormai come una condanna).
Quest'anno le ho trascorse di nuovo in Salento, sullo Jonio, in un posto magico con il mare caldo e cristallino.
Domani sarà l'ultimo giorno, poi riprenderà il sopravvento quella quotidianità per qualcuno così rassicurante e per qualcun altro assurdamente alienante....ma siamo in pochi per fortuna.




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