Museo Marc Chagall

Siamo in vacanza a Nizza: oltre a lunghissime passeggiate sulla Promenade Des Anglais, oltre al caffè del pomeriggio preso in qualche bar di Place Garibaldi, oltre a gironzolare nella Vieux Nice (dove peraltro abitiamo) tra librerie, patisseries e negozi di spezie, insomma... oltre a questa massiccia dose di vita bohémien, ci siamo concessi una mattinata culturale al Musee Chagall (anche grazie alla birimba che è stata buonissima).
In realtà si chiama museo nazionale messaggio biblico di Marc Chagall perché le tavole donate dal pittore alla città rappresentano episodi biblici e alcune il Cantico dei Cantici.
La prima cosa che colpisce è l'architettura dell'edificio, esternamente severo e grigio, un po' Le Corbusier per intenderci, mentre le sale interne danno un senso di raccoglimento ed intimità.
Tra le varie opere ne cito solo una a ricordo di questa visita, perché racchiude in sé buona parte dei motivi per cui amo Chagall.
È la cacciata dal paradiso.
L'angelo è veramente arrabbiato e mentre indica poco benevolmente  l'uscita intorno c'è sconvolgimento: pesci che guizzano fuori dall'acqua,  uccelli impazziti che volano ovunque,  Adamo ed Eva visibilmente preoccupati. L'osservatore partecipa ad una scena drammatica. E fin qui nulla di nuovo sotto il sole...
Ma insieme ai due sventurati ecco che compare un bel gallo rosso (per il pittore simbolo di fertilità) un rosso allegro e sfacciato che buca la tela. E in basso a destra nel quadro è rappresentata una maternità.
Chagall vuole dire che alla fin fine il peccato originale è stato l'inizio dell'umanità, quindi non è stato poi così negativo, ma lo dice con delicatezza, con il suo solito modo sognante e un po' naif.
Ci sono altre tavole magnifiche e abbiamo avuto la fortuna di vedere una mostra temporanea sui quadri di Chagall riprodotti su arazzi, ma la farei troppo lunga....
Insomma, per concludere : questa è la ciliegina sulla torta di una bellissima vacanza!




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