La prima impressione (errata...)

Questa cosa risale almeno a cinque/sei anni fa.
Ero responsabile di una piccola succursale della banca dove lavoro tuttora e fissai un colloquio con un imprenditore lombardo (nostro correntista) titolare di svariati negozi (uno dalle nostre parti) sparsi nel Nord Italia.
Già mi stava sulle balle a priori perché nonostante un nome italiano si faceva chiamare Bill (non amo molto i soprannomi, figuriamoci stranieri: mi sanno di stronzetto fighetto che cerca di darsi importanza...) poi il giorno fatidico mi arrivò nel salotto questo tipo freddissimo, scortese, irritante.
Quella mezz'ora me la ricordo bene tuttora perché non fece altro che dire cose sgradevoli in modo aggressivo.
L'abito elegante cozzava in modo imbarazzante con i suoi modi.
Terminato l'incontro dentro di me gli tirai diversi accidenti.
Proprio oggi leggendo un giornale ho scoperto  che i miei vaffa furono assolutamente fuori luogo... la cosa peggiore gli era già successa: sua figlia di 11 anni era morta qualche anno prima di tumore, dopo ventitré chemio e dodici operazioni.
E questo signore, invece di mandare tutti affanc.... e dare inizio ad un eremitaggio miliardario in qualche isola paradisiaca ha creato una fondazione che ha come scopo aiutare i bambini malati di tumore e le loro famiglie.
Chapeau a lui (che continua a non essermi simpatico, ma questo è un altro discorso).
...E un bel calcio nel culo a me, che a volte mi barrico nei miei pregiudizi invece di pensare "oltre"...




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